COMITATO TERRITORIALE C.S.I. DI IMOLA
22 dicembre 2023

Natale: arriva Gesù per tutti!

La riflessione di Don Gianni Regoli e gli auguri di tutto il Comiato CSI di Imola

Premessa. Pensando al Natale che arriva portando ancora una volta Gesù nella nostra storia e nella nostra vita, mi sono venute in mente molte cose, ma la prima è la “FOLLIA” di Dio che ama così tanto un debole essere umano peccatore da regalarci il Figlio!

Pensando al mondo dello sport e al CSI, di cui sono assistente da tanti anni, mi sembrano molto belle le parole di don Alessio nel suo saluto al CSI per tornare alla pastorale parrocchiale nella sua diocesi. «Quando sono arrivato nel 2012 Vittorio Bosio mi ha accolto con Un “Benvenuto! Guarda che sei arrivato in una gabbia di matti!”. Non aveva tutti i torti! Di matti in questi anni ne ho trovati tanti e me li porto con affetto e riconoscenza nel cuore. Voglio dirvi che siete in buona compagnia, perché anche Gesù è stato definito come un “fuori di sé” per la sua follia, il suo eccesso, la sua anormalità” (da “Stadium” n. 7 settembre 2023).


Gesù. Tornando a Gesù, mi pare bello partire da due considerazioni:

Un grande emarginato del suo tempo! a) Partendo dal Natale, non trova un posto neanche per nascere, perché a Betlemme per Lui non c’era posto: Maria e Giuseppe devono trovare un riparo notturno degli animali per il freddo e nasce in una mangiatoia. b) Diventato grande, è contestato dai capi ebraici, dagli scribi e dai farisei che si consideravano “i giusti”. c) Anche l’autorità civile (Erode e Pilato) lo deridono e lo lasciano mettere in croce!

Non si arrende mai! Continua ad annunciare la verità, fedele al Padre e accoglie poveri, malati, pubblicani, prostitute… non caccia nessuno. Non caccia Pietro che si ribella al suo annuncio della passione, ma gli dice: “Stai dietro di me!” per imparare da Lui cosa significa la fedeltà nell’amore e nell’accoglienza. Anche a Giuda, che lo tradisce con un bacio, offre un’altra possibilità: accetta il bacio e lo chiama “amico!”.


Natale e Sport. Verrebbe da chiedersi che cosa c’entra lo sport con tutto questo. Mi rifaccio a un documento della Chiesa di alcuni anni fa che ci indica 3 cose importanti: I) Lo sport è un luogo di incontro dove persone di ogni livello e condizione sociale si uniscono per ottenere un risultato comune, senza distinzioni di razza, sesso, religione o ideologia. II) Lo sport è anche un veicolo di formazione per lo spirito di gruppo, il rispetto, un sano agonismo e la solidarietà con gli altri. III) Vorrei anche sottolineare il ruolo dello sport come mezzo di missione e santificazione. Lo sport può aprire la strada verso Cristo in quei luoghi o ambienti dove per vari motivi non è possibile annunciarlo in maniera diretta. Dare il meglio di sé nello sport è anche una chiamata ad aspirare alla santità.


Marotta e il Presidente Bosio. Prima di fare gli auguri chiudo questa riflessione con alcuni tratti di un’intervista a Giuseppe Marotta, attuale D.S. dell’Inter, e una sintesi finale del Presidente Nazionale del CSI, Vittorio Bosio.

Intervista a Marotta. «Ho iniziato da un oratorio del CSI. E credo che alcuni valori siano alla base di tutto, anche di questo mondo sportivo. Uno dei miei principi ispiratori è stato la passione. Pertanto, è del tutto naturale che qualsiasi cosa facciamo, se vogliamo farla bene, deve essere intrisa di passione. Oltre a questo, la perseveranza riveste un ruolo fondamentale tra i miei valori. La perseveranza è un potentissimo stimolo, attraverso il quale si superano le inevitabili cadute lungo il percorso. Ci possono essere momenti in cui inciampi e devi rialzarti, e può anche accadere più di una volta. La perseveranza è il valore che ti spinge a non arrenderti e mollare mai, permettendoti di rimanere sempre coinvolto in modo positivo in ciò che fai… Il mio segreto è quello di saper costruire una “squadra vincente”, sul campo e fuori, che non è quella sotto la luce dei riflettori, bensì quella composta da persone che sono estremamente preziose per il raggiungimento degli obiettivi sui quali lavorano quotidianamente. All’interno di una organizzazione ci sono tante figure, dalle più semplici a quelle che hanno maggiori responsabilità, , ma l’importante è costruire una mentalità vincente. E mentalità vincente non significa solo raggiungere un obiettivo vincente, ma “saper dare il proprio massimo in qualsiasi cosa uno faccia”. Questo è il concetto di squadra, di team, il concetto dello stare insieme avendo sia degli obiettivi sia senso di responsabilità e coscienza… Purtroppo, in questo momento storico, anche per esigenze di sopravvivenza, spesso per fare attività sportiva bisogna pagare. I giovani, anche nel calcio per esempio, se desiderano svolgere un’attività sportiva presso una società dilettantistica, devono corrispondere una quota mensile. Così mettiamo in atto una grande discriminazione, perché ritengo che lo sport a livello giovanile debba essere garantito e, se possibile, gratuito. Il sistema scolastico può aiutare a sviluppare questa che, ripeto, è una palestra di vita a 360 gradi, cioè un’attività formativa sia dal punto di vista fisico che per i valori che ognuno si porta dentro… Nell’ottica di quanto detto, CSI, parrocchia e oratori svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito del sistema sportivo, in quanto una delle loro missioni fondamentali è proprio quella di far sì che lo sport diventi il luogo non discriminante per eccellenza, sia in quanto ad abilità fisiche che in quanto a possibilità economiche. La grande apertura ai giovani e l’attenzione a chi si trova in condizioni svantaggiate sono tra le prerogative del CSI che, attraverso l’azione delle società e degli oratori, desidera rendere lo sport strumento per tutti. Proprio perché alla base di ogni attività proposta ci sono i valori universali, l’impegno del CSI è importantissimo perché, da sempre, ha come obiettivo principale l’inclusione, ponendo gran-de attenzione non solo a chi diventerà un possibile campione dello sport professionistico, ma, e direi soprattutto, anche a chi le sue partite più faticose dovrò vincerle nella vita e non su un campo di gioco» (da “Stadium”).

Vittorio Bosio. «Non abbiamo mai cacciato via nessuno… Un assessore di un Comune mostra tutto il suo amore per la comunità che gli è stata affidata e che promuove nella sua città una visione dello sport finalizzata alla formazione, all’educazione, all’inclusione».


Auguri. Il mio augurio allora è proprio questo. Accogliamo liturgicamente quel Bimbo che viene per noi, perché impariamo ad aprire il cuore al “Bene” di tutti. Solo così impariamo ad accoglierlo ogni giorno nella nostra vita e portarlo a tutti quelli che di questa vita fanno parte: tutta l’umanità. Ho provato di riassumere in un sonetto queste “povere” riflessioni, che nascono dal cuore con l’augurio che il Papa stesso fa spesso: “Si può cadere, ma ci si può rialzare”. Non vale solo per i risultati sportivi, ma vale per la vita.

Viene a noi il Re di pace,
Che ci porta la speranza,
Ma la guerra, ahimè, mai tace
Per la poca tolleranza.
          Tante luci e tanti suoni
          Par che dican tanta festa,
          Pur con tutti sti frastuoni
          Il cuor nostro non si desta.
Ha bisogno di provare
Una pace dentro sé,
Con la gioia di trovare
          Se in tutto un senso c’è.
          Questo voglio augurare:
          Gesù dia festa anche a te!

 

Don Gianni Regoli, Assistenze ecclesiastico CSI IMOLA