Le atlete del Cigno riabbracciano il loro pubblico
Il primo grande evento dopo più di due anni: «Per noi è un punto di ripartenza.»
Nella foto: le allenatrici dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Il Cigno” insieme alla loro coordinatrice Rita Golinelli
Sabato 9 aprile si è svolta, presso il Palazzetto dello sport di Castel Bolognese, la consegna dei brevetti alle atlete di ginnastica ritmica dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Il Cigno”.
«Contiamo all’incirca una novantina di atlete e una dozzina di allenatrici – spiega Rita Golinelli, coordinatrice del gruppo insegnanti – Sabato sono scese in pedana sia le bambine più piccole, dei settori di Avviamento e Intermedio, che le ragazze più grandi di Promozione e Agonistica. Mentre chi fa parte di Promozione e Agonistica prende parte alle gare durante il corso dell’anno, le atlete dei corsi di base non partecipano a competizioni. Per loro, quindi, questa è stata proprio un’occasione per fare un’attività di gara, che però gara non è stata, dato che non ha comportato tutto lo stress di una competizione vera e propria ma ha permesso comunque alle bambine di assaporare quella parte, l’esibizione in pedana con la giuria, che manca nella quotidianità dei corsi in palestra. Le atlete dei corsi base hanno tra i 3 e i 10 anni e vogliamo evitare, in questa età, ogni forma competitiva. Contemporaneamente, le ragazze più esperte (dagli 8 ai 19 anni) hanno portano in pista una piccola rappresentazione di ciò che proporranno in gara. Anche per loro, comunque è stata un’opportunità importante per mettersi in gioco di fronte al pubblico».
«Le bambine hanno mostrato ai genitori cosa hanno imparato durante questi mesi di corso – continua Elvira Voccia, una delle allenatrici – e alla fine è stato rilasciato loro un diploma che attesta l’impegno dimostrato in questi mesi. Quest’anno mi occupo delle atlete di Avviamento, Intermedio e Promozionale ma affianco anche un’insegnante dell’Agonistica. Penso che poter collaborare con qualcuno che ha più competenze di me sia sempre un’opportunità. Ho iniziato ad insegnare nel 2019 ma la pandemia ci ha costrette per diverso tempo a fare gli allenamenti a distanza. È stato molto difficile: in uno sport come il nostro, infatti, le correzioni vanno fatte sentire sul corpo. Un altro aspetto negativo per le ginnaste, inoltre, è stato il fatto di non poter gareggiare: allenarsi senza un obiettivo è la cosa più triste e stancante per un atleta. Ogni anno, in concomitanza con la chiusura dei corsi, prepariamo un saggio, mentre, tra marzo e aprile, è prevista la consegna dei brevetti. Quello di sabato è stato il primo grande evento che abbiamo organizzato a porte aperte e a capienza massima da oltre due anni a questa parte: rappresenta, per noi, un vero e proprio punto di ripartenza.»
Lorenzo Sbarzaglia